martedì 8 novembre 2011

VITTORIO FELTRI

Vittorio Feltri è deluso ed incazzato per come il berlusconismo si sta dissolvendo, ma da buon berlusconiano getta la responsabilità delle cose non fatte sugli altri.
    Alla 7, nel programma della Gruber, se la prende con la lega che non avrebbe permesso al grande capo di fare neanche la riforma delle pensioni. In Germania, dice con enfasi del predicatore, si va in pensione a 67/69 anni perché mai da noi si pretende di andare in  pensione a 60 anni? Dimentica però, della serie quelli degli altri sono privilegi i miei diritti acquisiti, il pensionato Feltri di essere andato in pensione a 54 anni con 179mila euro all’anno.
    Ma quale soluzione propone il geniale giornalista? Quella di dare più poteri al premier, come  in qualsiasi democrazia occidentale.
    E’ vero nelle altre democrazie il presidente del consiglio ha più poteri che da noi, ovviamente il nostro eroe non dice, ma certo sa, che nelle altre democrazie un personaggio che detenga un potere economico e mediatico come quello di Berlusconi non sarebbe mai stato eletto alla presidenza del consiglio, evita di dire che non si è mai visto negli altri paesi democratici un presidente del consiglio che attacca costituzione, leggi, giudici organi di garanzia e per finire negli altri paesi dopo due mandati il premier viene mandato a casa, da noi il sig. Berlusconi è stato tre volte presidente del consiglio e qualcuno lo vorrebbe ricandidare anche una quarta volta.
    Signor pensionato Feltri in altri paesi il suo Berlusconi non sarebbe mai divenuto presidente del consiglio oppure, divenendolo, sarebbe già da qualche anno ritornato alla cura dei propri affari.

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