mercoledì 21 dicembre 2011

L'ONOREVOLE COCCHETELLI

    Qualcuno certamente ricorderà l’onorevole Cocchetelli, che nel film il turco napoletano, si sacrificava per la patria. Bene in questi ultimi giorni diversi deputati si stanno dimettendo dal parlamento in un impeto di ritrovata legalità.
Nicola Cristaldi sindaco Pdl di  Mazara del Vallo ha deciso di rimanere vicino alla  comunità che lo ha eletto sindaco.
Ma non è il solo, anche un certo Raffaele Stancanelli sempre del partito berlusconiano, sindaco di Catania ha preferito l’impegno nella sua città e lasciato il parlamento.
Ma la lista non finisce qui. Il sindaco di Castelfranco Veneto, il leghista Luciano Dussin ha scelto il comune lasciando il parlamento, e così ha fatto Marco Zacchera sindaco pidiellino di Verbania, e il presidente della provincia di Bergamo il leghista Ettore Pirovano.
La cosa sembra strana, siccome non mi fido e  per dirla alla Andreotti: a pensar male si fa peccato ma spesso si indovina ho cercato di comprendere le motivazioni oscure. Infatti, mettendo le mani avanti, i personaggi di cui sopra dimettendosi prima della fine dell’anno hanno salvaguardato il loro vitalizio.
Il sindaco di Mazara avrà due pensioni, quella di ex deputato regionale e quella di parlamentare, per un totale di 9300 (novemilatrecento) euro mensili, a cui aggiungerà anche l’indennità di sindaco.
Il leghista Dussin, che aveva denunciato pochi mesi or sono lo scandalo delle baby pensioni, avrà a soli 52 il suo vitalizio,  pagato anche dagli italiani e non solo dai padani, se non si fosse dimesso sarebbe andato in pensione tra sette anni, non c’è che dire un vero esempio di coerenza.
Inutile dire che lo stesso vale anche per gli altri  onorevoli, si sono dimessi per non perdere il diritto immediato al loro vitalizio, alla faccia dei pensionati che con quarant’anni di contributi non sanno se e come andranno in pensione.