mercoledì 16 novembre 2011

LA SANTANCHE' E LE MONETINE

    La signora Santanchè si dice amareggiata per le monetine che i manifestanti hanno lanciato alla notizie delle dimissioni del governo. Dice che loro non lo meritano non sono come Craxi. Ha ragione,  cosa sono qualche moneta da pochi centesimi per chi regala 20mila euro al mese ad un amico in difficoltà, però deve capire signora gli checque sono diffcili da lanciare,  sono leggeri,  potevano lanciare buoni del tesoro, ma non credo che i ragazzi che manifestavano la loro gioia fossero in possesso di titoli di stato.
    A parte gli scherzi comunque il lancio delle monetine, ben poche per la verità, è stato artatamente gonfiato dai giornali di destra per dimostrare la voglia giustizialista della piazza di sinistra. E' stata invece una festa, una liberazione dopo il ventennio breve di dittatura mediatica, di barzellette e ottimismo della stupidità. Con la speranza che il berlusconismo sia per sempre sepolto e che il popolo italiano sia finalmente vaccinato contro populismo e uomini della provvidenza.
    Una cosa però vorrei dire riguardo alle monetine lanciate a suo tempo a  Craxi,  molti di quelli che allora le lanciarono e che si presentarono in parlamento col cappio siedono nei banchi della maggioranza e sono stati al governo a fianco di quelli che allora erano craxiani, e che ancora oggi affermano di difendere la memoria dell’ex segretario socialista,  strana storia quella italiana.

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