La lingua italiana si sa è molto ricca, formata da circa 250mila vocaboli. Molti sono oramai inutilizzati, perché anche la parole hanno un loro ciclo vitale: nascono, vivono e poi muoiono.
Sabrina D’Alessandro, una giovane pubblicitaria ha pubblicato: il libro delle parole altrimenti smarrite, si tratta di una raccolta di vocaboli non più in uso, spesso legati ad una civiltà contadina scomparsa, termini a volte buffi e divertenti.
Voglio segnalarne uno che mi ha particolarmente colpito: SALAPUZIO, cerco il significato sul grande dizionario Gabrielli e trascrivo integralmente: dal latino salaputium, uomo libidinoso, di piccola statura, astioso e saccente.
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