giovedì 13 ottobre 2011

AULA SORDA E GRIGIA

    Pena e sgomento, sono queste le parole che mi vengono in mente a guardare le dichiarazioni del nostro sig.  primo ministro alla camera.
    Un parlamento mezzo vuoto, sordo e grigio, come lo definì Mussolini, nel quale l’unica cosa visibile erano gli sbadigli di Bossi.
    Un discorso teso e nervoso che voleva sembrare pacato, di un uomo che non rappresenta più nulla, tenuto in piedi dai suoi tentativi di garantirsi l’impunità dai processi e da una maggioranza parlamentare illegittima, perché eletta con un sistema elettorale non democratico.
Una maggioranza fatta di parlamentari che votano per inerzia, dato che devono tutto al loro capo: l’elezione, la carriera e la futura pensione. E continuano a votare la fiducia sotto la minaccia di elezioni, perché molti di loro sanno che in caso di scioglimento anticipato delle camere non verrebbero rieletti.
    Questi parlamentari è quanto di peggio il nostro sistema politico abbia prodotto negli ultimi sessant’anni,  abbarbicati ai loro privilegi, prima ce ne liberiamo e meglio sarà per tutti.

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