domenica 25 settembre 2011

LA MORALE DI GIULIANO FERRARA

    Giuliano Ferrara, a cui molti ma per fortuna non tutti, anche di parte avversa riconoscono doti di intelligenza e cultura, è protagonista di una trasmissione su Rai1 i cui indici di ascolto sono inversamente proporzionali alla sua mole. In una televisione commerciale, anche quelle del suo principe Berlusconi, sarebbe già stata sospesa per eccesso di ribasso. Ma la Rai si sa è  televisione pubblica, non soggetta alle leggi di mercato, quindi è giusto che tutte le opinioni abbiano dimora, ovviamente ciò dovrebbe valere anche per Serena Dandini, per Santoro, per Luttazzi. Ma quanto a libertà di espressione il nostro paese vive anni difficili.
    Comunque, Ferrara ha affermato che il nostro Presidente del Consiglio dovrebbe chiedere scusa agli italiani per il suo comportamento, e fin qui d’accordo, ma poi secondo l’Elefantino, dovrebbe continuare a governarci anzi rilanciare, ma quanto l’ha lanciata?, la sua azione di governo.
    Egregio sig. Ferrara non è così che funziona la democrazia, non è come pestare il piede a qualcuno nel tram, si chiede scusa e si va avanti. I comportamenti privati di un uomo investito di carica pubblica hanno rilevanza politica, non si nega a Caligola di amare il proprio cavallo, ma non può farlo senatore.
    Marrazzo l’ex presidente della regione Lazio, implicato nello scandalo dei trans affermò: sono un uomo pubblico e quando un uomo pubblico sbaglia ha una sola scelta dimettersi.
    Ecco mi piace pensare che la differenza tra berlusconiani e gli altri non sia quella di essere, i secondi,  immacolati e infallibili, ma di avere l’onestà di  ammettere i propri errori e trarne le conseguenze.

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