martedì 27 settembre 2011

LE QUATTRO GIORNATE

     Pasquale Formisano aveva diciassette anni in quella fine settembre del 1943. Era nascosto dietro ad un cumulo di macerie, tra via Roma e vico D’Afflitto.
    Una colonna di carri armati nazisti, sfilava lungo la strada, alla ricerca dei napoletani in armi che poco prima avevano bloccato una colonna di soldati tedeschi.
    Sembrava non ci fosse nulla da fare contro quei potenti mezzi,  qualcuno scappava, altri si tenevano ben nascosti. Pasquale raccolse due bombe a mano, andò verso le auto blindate, ne lanciò una, poi l’altra. Non fece a tempo ad udirne lo scoppio perché fu crivellato dai proiettili.
    A poca distanza, a piazza Trieste e Trento, un altro ragazzo, il tredicenne Filippo illuminato aveva perso la vita in modo analogo.
    Nell’anniversario della Quattro Giornate non dimentichiamo come è nata la nostra Repubblica. E ricordiamoli quei ragazzi che diedero la vita.

Giacomo Lettieri di sedici anni
Gennaro Capuozzo di dodici anni
Vincenzo Baiano di dodici anni
Pasquale Formisano di diciassette anni
Filippo Illuminato di tredici anni

    E ricordiamo anche quelli rimasti sconosciuti, i senza nome, che avevano perso tutto a causa della guerra, anche i parenti che potessero riconoscerli.

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