E così i giovani del Pdl, già questa è una strana categoria, ma ognuno ha il diritto di vivere come più gli aggrada la propria gioventù, hanno fatto una lista di italiani e antitaliani.
La categoria degli antipatrioti è stata, ed è tuttora, largamente utilizzata dalle dittature di ogni luogo e tempo, per giustificare le persecuzioni ai danni della opposizione interna e per spostare l’attenzione dai problemi.
Tra gli italiani, degni di questo nome e di essere ricordati ai posteri, c’è la duchessa di Castiglione, che irretì con la sua grazie e, secondo alcuni, con i suoi favori sessuali, l’imperatore Napoleone III per indurlo ad allearsi con il Piemonte contro l’Austria. Questo la dice lunga sull’idea che hanno i giovani pidiellini sulla politica e sulla diplomazia, da chi mai l’avranno mutuata?
Tra gli anti tra gli altri c’è Giorgio Bocca, reo di essere ex fascista passato poi ai partigiani. Se guardassero nel loro partito i giovani del Pdl ne vedrebbero a bizzeffe di ex: comunisti, fascisti, liberali, democristiani. Se mettessimo al bando gli ex il loro partito non esisterebbe.
Tra gli anti mi sorprende la presenza di Borghezio «con quell’aria da Ollio padano non andrebbe preso sul serio». E invece Borghezio come tutta la lega, che è alleata fedele del Pdl, andrebbe presa molto sul serio e non utilizzata da supporto per difendere gli interessi del capo. Bossi ancora ieri incitava alla secessione ed alla padania.
Non una parola, dai giovani in maglietta nere del Pdl, contro i proclami, questi sì antiitaliani, dei loro alleati.
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