sabato 6 agosto 2011

ARTICOLO 41 DELLA COSTITUZIONE

     Nei giorni scorsi il superministro dimezzato Tremonti, aveva affermato che la crescita economica non si può fare per legge, adesso sembra invece che basti inserire il pareggio di bilancio in Costituzione o riformare l’articolo 41 della stessa per risolvere i nostri problemi.
     L’articolo 41 della nostra Costituzione è da tempo sotto osservazione della  nostra classe di governo, è uno spettro che blocca il nostro sistema economico, si sa fu inserito in Costituzione da una mano bolscevica per distruggere l’iniziativa privata ed aprire la strada alla collettivizzazione forzata.
Ma è il caso di leggerlo, è formato da tre commi scritti in maniera molto chiara, la nostra legge fondamentale tra gli altri pregi ha anche quello del linguaggio chiaro e comprensibile, al contrario di decreti, leggi e leggine che siamo stati abituati a conoscere in cui si inserisce tutto e il contrario di tutto.

L'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.

     Nel primo comma L’iniziativa economica privata è libera mi sembra di poter dire che non ci sia lo zampino dei comunisti. E’ una dichiarazione di principio condivisa  da tutti.
     Non può svolgersi ( il soggetto è sempre l’iniziativa privata)  in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. In questo secondo comma  bisogna riconoscere che una mano catto-comunista ci sta.
     Questo comma è strettamente legato all’art. 2087 del Codice civile che recita L'imprenditore è tenuto ad adottare, nell'esercizio dell'impresa, le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro.
     Ultimo comma La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.
     Allora  ci sono imprenditori che vogliono arrecare danno alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana? Che non hanno alcuna intenzione di tutelare l’integrità fisica dei lavoratori? Quindi  in parole crude, libertà di sfruttamento, senza alcuna tutela della sicurezza e della dignità, è questo che vogliono?

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