sabato 20 agosto 2011

ANCORA BOSSI E LA FINTA PADANIA

    Il grande statista Umberto Bossi nel suo discorso che passerà alla storia come il discorso del nano, per quello che ha detto di Brunetta certo, ma anche per la statura politica delle sue affermazioni, oltre ad aver paragonato Scilipoti, che nessuno al mondo ci invidia, con Rita Levi Montalcini, quella scienziata, che invece tutto il mondo ci invidia, ha detto anche altre cose gravissime, che ha ripetuto poi nel discorso di ieri.
    Il grande statista ha affermato che questa crisi segnerà la fine dell’Italia e quindi i padani dovranno essere pronti per la secessione.
    Mi aspettavo e mi aspetto ancora cori di critica dai grandi patrioti La Russa e Gasparri,  oppure qualche dichiarazione di condanna dal portavoce Cabezon. E Cicchitto? Non sente i morsi dell’amor patrio.
    Nulla, vuoto e silenzio, ma si sa Bossi è fatto così è carattere, ma poi una provincia salvata,  qualche finto ufficio ministeriale e tutto torna come prima.
    Ma vi immaginate una patria padana, cioè la parte più ricca ed evoluta d’Italia, guidata da Bossi, dal Trota, da Borghezio, roba da ridere.

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