venerdì 19 agosto 2011

BOSSI E IL NANO

    Io ho un’altezza nella media, almeno per quanto riguarda la mia generazione, quelle successive grazie alle migliori condizioni di vita sono più alte, ho avuto, tanto tempo fa, per due anni, un compagno di classe piuttosto basso, diciamo come il ministro Brunetta, era un tipino  alquanto antipatico, ci faceva pesare tutti i giorni il fatto che la sua famiglia fosse più che benestante, ed aveva della idee su neri ed ebrei che gran parte dei miei compagni di classe non condivideva.
    Ciò nonostante nei litigi e negli scontri che avevamo con lui non ho mai sentito nessuno apostrofarlo con l’epiteto di nano, per noi era semplicemente uno stronzo, e sarebbe rimasto tale anche se avesse avuto venti centimetri in più.
    Offendere e giudicare una persona per il suo aspetto fisico anziché per quello che fa e dice è una grave forma di razzismo, d’altra parte stiamo parlando di Bossi e della lega che hanno fatto del razzismo e della lotta alla diversità un loro cavallo di battaglia.
    Mi chiedo però se il sig.Brunetta abbia una qualche forma di dignità personale, nel governo del quale lui fa parte c’è chi lo chiama cretino (Tremonti), chi preferisce non ascoltarlo quando parla (Sacconi) chi gli da’ del nano, ma lui imperterrito continua a sedere tra i suoi amici di governo, preso com’è dalla lotta contro i suoi unici nemici: i dipendenti pubblici.

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