venerdì 29 luglio 2011

TREMONTI SPIATO

     Ricordate quelle locandine che si vedevano negli uffici sulle quali erano scritte frasi del genere: il capo non legge il giornale in ufficio, si tiene informato, ed altre facezie del genere, bene la frase che più si adatta ai nostri ministri è quella che recita: prima di parlare accertarsi che il cervello sia funzionante.
    Siamo da tempo abituati alle smargiassate senza costrutto di Bossi, alle favole di Calderoli, alle giustificazioni di Scaiola a proposito della casa, alle prediche omofobe  di Giovanardi..
    Ma adesso c’è qualcosa di peggio nell’aria, il superministro Tremonti, che una proposta di legge della sua parte politica vorrebbe dimezzare, afferma che dormiva a casa di Milanese perché nella caserma della finanza, dove di solito dormiva nei suoi  giorni romani, si sentiva spiato.
    Non so se il il sig. Tremonti si renda conto della gravità di quello che dice. Un ministro della finanze che si sente spiato nella caserma della finanza, vuol dire che il sistema di potere costruito da questo governo, e quindi anche da Tremonti, ha toccato veramente il fondo. Il sig. ministro ha il dovere di dire da chi era spiato, perché era spiato, e prendere le dovute misure.

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