domenica 31 luglio 2011

RICORDO DI VANDA SPOTO

Questo post è dedicato a Vanda Spoto, che ci ha lasciato.

Ho conosciuto Vanda alle scuole elementari, abitavamo nello stesso quartiere e nello stesso edificio.

Poi per decenni non ci siamo più visti, qualche volta a manifestazioni del vecchio Pci, ci siamo intravisti.

Ma è stato bello rincontrarci e sapere che negli anni, anche se distanti, avevamo fatto dei percorsi insieme.

Questa è la poesia che Le avevo dedicato, la fanciulla pallida  e assorta è lei, così la ricordo.



Da un ombelico nella volta
la luce nell’antro filtrava
pochi passi poi il buio improvviso
il vento simulava un lamento di donna
l’alito caldo di Maria Cristina
vergine monaca o forse regina
Io ero un bimbo timoroso del mondo
che il buio infondeva ardimento
la mano stringevo alla bimba pallida e assorta
che per darsi coraggio o forse per darmi
un ricordo imperituro nel tempo
cantava una dolce canzone
di pupazzi sogni e illusioni.

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