sabato 3 settembre 2011

GIANPAOLO TARANTINI E IL BENEFATTORE

     Gianpaolo Tarantini, noto alle cronache per aver provveduto a rifornire di escort l’utilizzatore finale Berlusconi, nella sua memoria difensiva, consegnata ai giudici, a pag. 5 dichiara testualmente:
“Complessivamente ho ricevuto circa 20 mila euro al mese (oltre ad altre somme per far fronte ad esigenze extra) fino al mese di luglio. Voglio subito precisare, a scanso di ogni equivoco, che l’importo di cui si tratta mi serve effettivamente per esigenze di vita, perché a mio carico, oltre alla mia famiglia, composta da mia moglie e da due bambine, vi è quella di mio fratello, composta da moglie e figlio, nonché la mia anziana madre vedova.”
     Il nostro presidente del consiglio si sa è un benefattore e quando vede una persona in difficoltà  mette subito mano al portafoglio. Quello che non capisco è come mai tra i suoi beneficiati non c’è mai qualche povero cristo, un barbone, una vecchia sdentata e che vive sotto i ponti, un cassaintegrato. Sempre ragazze giovani e carine, o, come in questo caso, persone in grado di conoscere e procurare ragazze giovani e carine.
     Il sig. Tarantini aveva bisogno per viver di ventimila euro al mese, e meno male che la sua famiglia non era più numerosa, se ci fossero stati altri fratelli o cugini o vecchie nonne da mantenere, per il povero presidente la somma sarebbe stata ben più cospicua.
     Ma come fanno gli operai della Fiat, o gli insegnanti, o i dipendenti pubblici a vivere con 1400/1500 euro al mese? E’ un mistero, avranno anche loro qualche benefattore occulto?

P.s. consiglio di leggere integralmente la memoria difensiva di Tarantini, sono 14 pagine, uno spaccato della nostra povera Patria.      http://download.repubblica.it/pdf/2011/tarantini.pdf

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