Sono anni che sentiamo elogi all’intelligenza dei dirigenti leghisti, da destra e da sinistra, anche chi avversa le idee e la pratica politica di Bossi & c. dice che Bossi è un politico intelligente, Maroni poi neanche a parlarne, e Calderoli, certo a volte un po’ rude, ma scaltro politicamente e ottimo conoscitore della base.
Ebbene, questi tre geni della politica, non erano al corrente della norma che Berlusconi aveva di soppiatto inserito nella finanziaria.
Adesso due sono le cose, e da questo non si scappa, o lo sapevano e mentono, oppure come io credo, veramente non ne fossero al corrente, ma questo sarebbe ancora più grave, perché si sarebbe incrinato il rapporto di fiducia tra il maggiore alleato e il Presidente del Consiglio.
Come fanno, i tre ministri geniali, a sedere ancora nello stesso governo di un Presidente che ha cercato di buggerarli?
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