venerdì 22 luglio 2011

CAMILLA RAVERA E ALFONSO PAPA

    Qualche giorno fa ho seguito, su Rai Storia, una programma dedicato a Camilla Ravera.
    La Ravera fu tra fondatori del Partito Comunista, e negli anni trenta, in pieno fascismo, ne fu anche segretaria, unica donna, credo, in Italia ad essere eletta segretaria di un partito.
    Quando fu arrestata, processata  e poi inviata al confino a Montalbano Jonico, piccolo ed allora insalubre paese della Lucania, la Ravera, che di professione faceva l’insegnante, organizzò una scuola per i pastori della zona, ai quali era preclusa qualsiasi possibilità di imparare a leggere e a scrivere.
    Questo fatto irritò i fascisti, che vedevano l’istruzione della povera gente come il fumo negli occhi, e la Ravera fu trasferita in altra località, con l’imperativo di non intrattenere rapporti con la popolazione.
    Che c’entra Cammilla Ravera con Alfonso Papa? Assolutamente nulla, se non che il sig. Papa si dichiara prigioniero politico mentre la Ravera era una prigioniera politica.

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